Pere della Sardegna, varietà antiche locali

Pere della Sardegna, varietà antiche locali

04.08.2021.

Le pere sarde: tradizione e gusto autoctoni

 

Tra la frutta tipica della Sardegna ci sono agrumi (aranci di Muravera), mandorle sarde, pesche di San Sperate, corbezzoli e anche le pere. Esistono infatti varietà di pere coltivate in Sardegna che si trovano soltanto entro i confini dell’isola, eredità di una tradizione contadina antichissima che ancora oggi viene tramandata di generazione in generazione: scopriamole.

 

Pera Camusina, la pera precoce sarda

La pera Camusina è una varietà di pera sarda che oggi è molto rara e rischia l’estinzione. Viene infatti coltivata soltanto in pochissime zone dell’isola – in particolare le province di Nuoro e Oristano con una grande concentrazione a Vallermosa -, anche a causa della sua rapida deperibilità: già un paio di giorni dopo il raccolto il frutto tende a deperire e richiede pertanto un consumo immediato. Il nome di pera Camusina deriva forse da Camogli, località ligure da dove la varietà sarebbe stata importata in suolo sardo, mentre secondo altre fonti la pianta sarebbe di origine romana.

Si tratta di una varietà di pera rustica e autoctona, frutto di un pero resistente e produttivo, con una maturazione precoce: la raccolta della Camusina avviene infatti già a fine giugno e all’inizio di luglio, mentre a fine luglio si raccoglie la varietà più classica. La pera Camusina è piccola, con buccia giallo-verde arrossata nelle parti più esposte al sole, consistenza soda e succosa e sapore molto dolce.

 

Pera Olzale, la pera nera della longevità

La pera Olzale è un’altra varietà di pera della Sardegna che, a differenza della Camusina, non viene consumata subito dopo la raccolta ma è lasciata maturare in modo da farla ammorbidire. Questa qualità autoctona sarda ha inoltre una particolare caratteristica cromatica, dal momento che quando raggiunge la piena maturità il colore della buccia assume una tonalità molto scura, simile al nero: non si tratta però di un frutto troppo maturo o addirittura marcio, bensì di una pera dalla buccia dura che viene consumata con il cucchiaio tagliandola a metà. Tra le spiccate proprietà nutrizionali della pera Olzale c’è anche una sorta di elisir di lunga vita: i composti aromatici (tannini) che si formano all’interno del frutto, rendendolo una pera astringente e aspra, sarebbero infatti collegati all’eccezionale longevità della popolazione sarda, che se ne ciba ampiamente.

 

Pera Bau, la pera estiva sarda succosa e dolce

Si chiama pera Bau, ma in Sardegna capita spesso di sentire la denominazione dialettale “pira de bau”. È una pera locale e autoctona che si presenta con forma turbinata, buccia liscia e di colore verde che tende al giallo con la maturazione e la presenza di striature rosse. Le pere Bau maturano in estate e vengono raccolte nel corso del mese di luglio, si consumano fresche ma sono spesso utilizzate anche per la produzione di succhi di frutta. Il nome “pera di Bau” sta a indicare la sua provenienza geografica: con ogni probabilità furono infatti i contadini di Bau, nella zona di Arbus, a coltivarla diffusamente per primi.

 

Pera San Domenico, pera estiva di Sardegna

Tra le varietà di pere antiche (scopri le varietà di pera più antiche e rare) c’è anche una pera sarda: si tratta della pera San Domenico, originaria della zona dell’agro di Suelli e molto apprezzata in terra di Sardegna per il suo gusto succoso e dolce. L’elevata produttività del suo pero, unita a una buona resistenza alla manipolazione, ne ha favorito la diffusione su tutta l’isola, dove si consuma fresca oppure si utilizza per preparare confetture di pera. La pera San Domenico ha dimensioni medie, un picciolo ricurvo e la buccia verde-gialla ruvida con numerose lenticelle. La maturazione della pera San Domenico avviene nella prima decade di luglio e la raccolta a ridosso della festa dell’omonimo santo che si festeggia a inizio agosto: da qui il nome.

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