Il pero: caratteristiche e curiosità

Il pero: caratteristiche e curiosità

02.04.2021.

Coltivazione e proprietà del Pyrus communis, l’albero delle pere

 

Il nome scientifico del pero è “Pyrus communis”, appartiene alla famiglia delle Rosacee ed è un albero da frutto presente e coltivato in Asia e in Europa da moltissimi secoli (scopri le origini delle pere). Già nell’antichità la pera era considerata un frutto salutare e benefico, a cui venivano attribuite particolari proprietà curative: non a torto, dato che anche oggi i nutrizionisti riconoscono alla pera un ruolo privilegiato in un’alimentazione sana e bilanciata.

 

Caratteristiche del pero

Il pero predilige un clima temperato: cresce pertanto in tutta Europa e può essere coltivato in ogni regione d’Italia, anche se come abbiamo visto le principali coltivazioni di pere italiane si concentrano nella zona della Pianura Padana e in particolare in Emilia-Romagna. I terreni preferiti dal pero sono quelli più ricchi e profondi, con terre fresche e non sabbiose, possibilmente non calcaree.

La pianta delle pere possiede una buona resistenza agli agenti atmosferici e più che il freddo teme la siccità, mentre è bene fare attenzione alle gelate – specialmente a quelle primaverili – e al vento forte: ecco perché è consigliabile scegliere un luogo riparato per piantare un pero.

L’altezza di un pero supera solitamente i 10 metri, con foglie di lunghezza dai 2 ai 12 cm che possono variare per forma, colore (verde o argentate) e superficie (liscia o pelosa) a seconda delle varietà. I fiori del pero sono di colore rosa chiaro oppure giallo, con 5 petali. La fioritura del pero avviene comunemente in primavera, a cavallo tra aprile e maggio.

 

Quando e come piantare un pero

Il periodo migliore per piantare un pero è tra il mese di ottobre e quello di aprile, in ogni caso è consigliabile piantarlo entro una settimana dall’acquisto e comunque conservarlo all’ombra. La messa a dimora del pero richiede una buca di impianto di circa 1 metro di larghezza e 50-60 cm di profondità, con l’accortezza di rimuovere erbacce, sassi e radici presenti nel terreno: disporre sul fondo della buca un paio di manciate di cornunghia (un concime organico derivante dagli scarti della lavorazione industriale delle carni animali) mescolandole con la terra, quindi riempire circa metà buca con terra e letame o concime, infine piantare il pero con il colletto a livello del suolo e riversare la terra comprimendola. Il pero appena trapiantato deve essere innaffiato con molta acqua.

Mediamente per la fruttificazione del pero è necessario attendere almeno 2 anni dalla messa a dimora.

 

Scopri i periodi di maturazione e raccolta delle diverse varietà di pere

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