Le pere della Calabria

Le pere della Calabria

03.03.2022.

Le varietà regionali e locali più coltivate

 

La Calabria è storicamente una terra dove le coltivazioni di pere hanno trovato terreno fertile, soprattutto a partire dalla dominazione normanna durante il quale si intensificò lo sviluppo della frutticoltura: non per nulla molti nomi calabresi di piante da frutto hanno origine francese, compreso il pero che qui è chiamato “pirara”. Le varietà di pere coltivate in Calabria erano molto numerose prima dell’avvento delle qualità di maggior successo commerciali (come la pera Coscia): scopriamo quali sono le più famose.

 

Le principali varietà di pera calabresi

Pera Moscatella

Le pere moscatelle, originarie del Lazio, erano un tempo molto conosciute e diffuse anche in Calabria. Questa qualità di pera che matura a luglio e deperisce rapidamente – fatto che spiega il precoce abbandono della sua coltivazione – è un frutto rustico che ha la particolarità di crescere a grappolo in piccole dimensioni, con una polpa soda e abbastanza croccante e un sapore molto appetibile.

Scopri altre varietà di pere rare

 

Pera viteralise o saverotta

La pera viteralise è una varietà di pera locale calabrese che prende il suo nome proprio dalla zona in cui è nata e coltivata: Viterale, nella provincia di Catanzaro vicino a Lamezia Terme e al Monte Reventino. Qui nell’Ottocento un coltivatore del posto, tale Saverio Fazio, introdusse questo nuovo tipo di pera frutto forse di un incrocio tra varietà invernali, che oggi infatti è chiamata anche pera Saverotta. E non per nulla la pera di Viterale è a tutti gli effetti una varietà invernale, che si raccoglie a fine novembre per lasciarla poi maturare durante i mesi più freddi, finché diventa più dolce e morbida, pur mantenendo le sue tipiche note aspre. Oggi la pera viteralise è sempre meno diffusa e utilizzata soprattutto per preparare confetture.

 

Pera Spinella

La varietà di pere più diffusa nella zona di Reggio Calabria e in gran parte della costa ionica è la pera Spinella (o pera Spineddha in dialetto calabrese), da non confondere con la pera Spineddi siciliana (scopri le varietà di pere della Sicilia). La diffusione della pera Spinella in questi territori, almeno in passato, si deve principalmente alla sua epoca di maturazione: si tratta infatti una pera autunnale tra le ultime ad arrivare a maturazione e non può essere consumata appena colta perché molto dura e amara nonostante di bell’aspetto alla vista. Pertanto le pere Spinelle venivano lasciate a maturare durante l’inverno ed erano consumate cotte, con l’aggiunta di zucchero.

 

Pera Lisciandruni o pera d’inverno

Si dice che in Calabria in passato in ogni giardino contadino fosse presente almeno un pero Lisciandruni. Questa varietà di pera, il cui nome deriverebbe dalla versione dialettale e accrescitiva di “Alessandro” (Lisciandru), era diffusa nella provincia di Reggio Calabria ed era una tipica pera autunnale da raccogliere appena finita la vendemmia oppure in alternativa all’uva, per chi non fosse così fortunato da possedere una vigna. Era usanza trasportare le pere Lisciandruni fino alle cantine delle case, dove venivano lasciate a maturare, con l’ausilio degli asini e già in questa prima fase i frutti emanavano un gradevole profumo che poi si tramutava in bontà quando finalmente le pere passavano da verdi a gialle e potevano essere consumate, spesso per colazione.

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