Pera Nashi, la pera dell’Oriente simile a una mela

Pera Nashi, la pera dell’Oriente simile a una mela

22.01.2021.

Alla scoperta del frutto asiatico proveniente dalla Cina

Nomi e origini del Nashi

La pera Nashi, o semplicemente Nashi, è una pera originaria dell’Asia e più precisamente della Cina centrale, dove ha origini antichissime: si coltiva da più di 2000 anni. Dalla Cina questo frutto è arrivato poi in Giappone e in Corea, Paesi nei quali era già conosciuto ma non coltivato in maniera sistematica, per essere infine portato dagli emigranti (soprattutto minatori) in Nord America e in Europa. Per quanto riguarda il Vecchio Continente, oggi il Nashi è coltivato in Francia e in Italia ma non su larghissima scala.

Attualmente la pera Nashi è conosciuta in tutto il mondo, seppure con molteplici nomi:

  • Nashi, che in giapponese significa “pera”;
  • Li, che è il nome originario cinese per la pera Nashi;
  • pera asiatica;
  • pera-mela, in virtù della sua forma che ricorda appunto quella di una mela.

Pera Nashi: coltivazione

L’albero del Nashi è chiamato anche pero asiatico o pero giapponese, ma il suo nome scientifico è “pyrus pyrifolia” e appartiene alla famiglia delle Rosacee, proprio come la maggior parte delle pere coltivate in Europa. Diversamente dai peri nostrani, tuttavia, il pero del Nashi si caratterizza per essere più simile a un arbusto che non a un tipico albero da frutto e , pur raggiungendo anche i 5 metri di altezza, non è mai molto ramoso. La peculiarità più evidente del pero asiatico è la sua fioritura, che dona alla pianta una spettacolare copertura di fiori bianchi di piccole dimensioni estremamente scenografici e poetici.

Il pero Nashi ha una elevata produttività e i suoi frutti maturano in autunno: la raccolta delle pere Nashi avviene quando la maturazione è già in fase conclusiva ed esse sono già pronte per il consumo, a partire dal mese di agosto e per tutto settembre. In commercio il Nashi si può così trovare fino all’inizio dell’inverno.

Proprietà della pera Nashi

La caratteristica della pera Nashi che balza immediatamente all’occhio è il fatto che assomiglia più a una mela che a una pera. La forma del Nashi è infatti tondeggiante e anche la consistenza ricorda quella granulosa tipica delle mele: tuttavia, i colori e le lenticelle della buccia (cioè i vari puntini presenti sulla superficie liscia del frutto) rimandano visivamente all’epidermide di molte varietà di pere.

Il sapore della pera asiatica è dolce ma, rispetto alle cugine occidentali , difetta del sentore acidulo e delle note aromatiche tipiche invece delle qualità nostrane: ha un gusto esotico e fresco, che porta con sé anche un’elevata carica dissetante. Dal punto di vista nutrizionale, il Nashi è una pera ricca di vitamina B e C ma soprattutto con elevato contenuto di sali minerali: magnesio, potassio, fosforo e ferro, che aiutano a dare energia all’organismo. Ricca di fibre, la pera giapponese è un frutto a basso contenuto calorico con effetti benefici sulle ossa, sul sistema cardiovascolare e sull’intestino.

Come si mangia: ricette con pere Nashi

Oltre che come frutto a sé stante, da mangiare con o senza buccia, la pera Nashi si presta all’utilizzo in cucina: in qualità di ingrediente classico per marmellate, dolci, torte di pera e in combinazione con il cioccolato, ma anche come pera da abbinare a alimenti salati come i formaggi a pasta dura, il prosciutto crudo e persino come protagonista di un’insalata di stagione con le pere.

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