Pera Pala, la pera della Val Venosta

Pera Pala, la pera della Val Venosta

24.06.2022.

Un’antica varietà di montagna dell’Alto Adige

 

Pera Pala: origini e provenienza

La pera Pala è una varietà di pera antica originaria della Val Venosta, in Alto Adige. Le origini della pera Pala sono, come detto, antichissime: troviamo attestazioni scritte di questa varietà già nel 1775, ma è molto probabile che i suoi alberi venissero coltivati già nei secoli precedenti e che anche altre attestazioni risalenti al ‘600 di pera Gracioli e pera Bon Chrétien d’été si riferiscano alla medesima qualità. La provenienza delle pere Pala non è certa, ma esse potrebbero essere arrivate in Europa attraverso la Turchia e i Balcani direttamente dall’Asia, diffondendosi poi nel continente.

 

Altri nomi della pera Pala

Proprio in virtù della sua natura di pera di origine orientale, la Pala è attestata localmente con molteplici nomi tra cui:

  • pera Pilli Palli, come da attestazione del 1775 già menzionata;
  • pera Pala Pir o Palapirn, derivante dall’italianizzazione del tedesco Palabirne (che significa appunto pera Pala)
  • pera turca (Turkische Birne);
  • pera estiva del farmacista (Sommerapothekerbirne), per via delle sue riconosciute proprietà curative;
  • varianti estere del nome originale, come per esempio Pülibirne in Austria e Woschitzke in Boemia.

 

Coltivazione e raccolta della pera Pala

Oggi la pera Pala è coltivata esclusivamente in Alta Val Venosta, una vallata alpina al confine nord-occidentale tra Alto Adige e Svizzera, tra le località di Malles e Castelbello, anche se è Glorenza la città dove si svolgono le Giornate della pera Pala, appuntamento annuale di degustazione a inizio settembre. Il tratto più distintivo di questa varietà è l’albero della pera Pala: si tratta di un pero insolitamente alto, che può raggiungere anche i 20 metri di altezza ed è pertanto un elemento caratteristico del paesaggio locale, tanto nodoso quanto robusto, estremamente resistente alle gelate e anche alle malattie più comuni come la ticchiolatura (scopri i nemici del pero).

La pera Pala è una varietà di pera autunnale, il cui periodo di raccolta inizia negli ultimi giorni di agosto ed è subito disponibile per il consumo immediato, che deve tuttavia essere non troppo ritardato: le pere Pala deperiscono abbastanza rapidamente e possono essere conservate per circa 3 settimane dopo il raccolto, reso non particolarmente semplice proprio dall’altezza considerevole raggiunta dai rami.

 

Pera Pala: caratteristiche

L’aspetto della pera Pala è quello di una pera di montagna di dimensione medio-grande, con forma irregolare, vari rigonfiamenti della superficie e un picciolo esile. La buccia è gialla, più chiara con la maturazione e con arrossamenti causati dall’esposizione al sole, mentre al contrario il colore della polpa è bianco, con consistenza granulosa e molto succosa.

Al gusto la pera Pala colpisce per la dolcezza leggermente acidula e soprattutto per il retrogusto aromatico che seduce il palato con spiccate note di moscato, accompagnate da sentori di cannella, miele e caramello, sprigionando in bocca un sapore davvero particolare e delizioso.

 

Pera Pala: impiego e come mangiarla

Vista la sua rapida deperibilità e delicatezza, la pera Pala viene tradizionalmente impiegata per la preparazione di distillati alla pera, dolci e pietanze tipiche della Val Venosta, ma gustata anche come pera essiccata sotto forma di snack energizzante: sono i cosiddetti kloazn. In particolare, tra le ricette tradizionali a base di pera Pala si trovano il pane alla pera locale e un panforte tipico natalizio di nome Zelten (Weihnachtszelten con Palabirnschnitz). Inoltre le proprietà benefiche della pera Pala ne favorivano l’uso come toccasana, con potere taumaturgico in virtù dell’elevato contenuto di fibre e della bassa acidità di questo frutto.

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