Come scegliere le pere più buone

Come scegliere le pere più buone

15.07.2022.

Quali sono i criteri che guidano i consumatori all’acquisto delle pere

 

Quando mettiamo le pere nel carrello della spesa compiamo una scelta di grande consapevolezza alimentare: da un lato, perché riconosciamo la bontà e le proprietà benefiche della pera (scopri i benefici delle pere), dall’altro perché l’atto di acquisto di una pera non è mai banale, dovendo scegliere all’interno di una ampia gamma di opzioni e di differenti varietà.

I fattori che i consumatori prendono in considerazione al momento di decidere quali pere acquistare al supermercato o dal fruttivendolo sono molteplici e, in parte o tutti insieme, concorrono ad orientare le scelte di acquisto della frutta. Vediamo quali sono, in base ad alcune indagini condotte sulle abitudini di consumo degli italiani.

 

Cosa valutare quando si comprano le pere

Acquistare pere italiane

Molti consumatori prediligono le pere di origine italiana. La provenienza e il Paese di coltivazione delle pere rappresentano un fattore molto importante, specialmente per quanto riguarda la sicurezza dei prodotti: la frutta da filiera italiana è garanzia di alta qualità, controlli severi e rigorosi nelle varie fasi di produzione, impiego di prodotti e tecniche naturali senza ricorso ad agenti chimici dannosi per la salute. In Italia si concentra oltre il 30% delle pere europee e più del 15% della produzione mondiale di pere e la regione con la maggiore coltivazione è l’Emilia-Romagna: scegliere una pera italiana significa valorizzare l’impegno di tanti piccoli produttori locali ed evitare invece prodotti provenienti da altri emisferi.

 

Scegliere le pere mature

Come per il resto della frutta è importante acquistare le pere al giusto grado di maturazione. Se compriamo pere troppo mature, infatti, dovremo consumarle rapidamente con il rischio che si conservino per pochi giorni o con la necessità di utilizzarle prima che marciscano (scopri alcuni impieghi delle pere mature); se d’altro canto portiamo a casa pere acerbe dobbiamo aspettare giorni o addirittura settimane prima di poterle mangiare. Insomma, impariamo a riconoscere quando una pera è matura per sceglierla al meglio: ogni varietà di pera ha un suo periodo di raccolto e di maturazione, con tempi diversi a seconda della qualità e del metodo di conservazione, ma ci sono diversi segnali per capire il livello di maturazione delle pere (scopri alcuni trucchi in questo articolo).

 

Le varietà di pere di maggiore qualità

Le varietà di pera sono tantissime e a seconda della stagionalità sui banchi dell’ortofrutta se ne possono trovare diverse, alcune più note e altre meno diffuse. In generale tutte le qualità di pera sono buone, ma poi subentrano i gusti personali: c’è chi preferisce pere più croccanti come le Kaiser, chi invece le pere dolci che si fondono in bocca come le Williams , chi le deve utilizzare per cucinare e quindi opta per una pera resistente alla cottura o per una pera che non si ossida come la Angys. Per andare sul sicuro, poi, c’è la certificazione IGP delle pere che è sinonimo di qualità (scopri quali sono le pere IGP italiane). Scopri la guida con i consigli per distinguere l’aroma e la consistenza dei diversi tipi di pera: clicca qui.

 

La certificazione biologica delle pere

Infine, ma non meno importante, c’è chi privilegia l’acquisto di pere biologiche. La frutta bio è il prodotto dell’agricoltura biologica che prevede il ricorso esclusivo a sostanze, metodi e tecniche 100% naturali per la coltivazione della terra, nel pieno rispetto della natura e dell’ambiente. Scegliere pere bio significa avere la certezza di consumare un alimento senza sostanze chimiche o tossiche, salvaguardando la salute personale e quella del nostro pianeta: pere naturali e sostenibili, coltivate senza trattamenti aggressivi e nel rispetto della stagionalità.

Scopri le pere biologiche

 

Il prezzo delle pere

Il costo di un prodotto è sempre una componente fondamentale, anche in campo ortofrutticolo. Il costo delle pere negli ultimi anni ha subito alcuni rincari significativi strettamente legati ai quantitativi di produzione, poiché fenomeni climatici estremi negli ultimi mesi hanno danneggiato o ridotto significativamente i raccolti, senza contare l’aumento generalizzato di prezzi e materie prime in campo alimentare legato alle note vicende internazionali.

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